A Nudo Per Te by Sylvia Day

A Nudo Per Te by Sylvia Day

autore:Sylvia Day [Day, Sylvia]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Erotico
ISBN: 9788852031038
editore: Mondadori
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Mi svegliai nel buio, sentendo il profumo della pelle di Gideon accanto a me. Le luci e i suoni della città erano chiusi fuori dalle finestre insonorizzate e oscurati dalle tende.

Gideon mi scivolò sopra, simile a un’ombra, con il corpo nudo e freddo al tatto. Premette la bocca sulla mia, baciandomi lentamente e profondamente: sapeva di menta e del suo odore unico. Feci scorrere le mani sui muscoli della sua schiena, aprendo le gambe, in modo che potesse sistemarvisi comodamente in mezzo. Il suo peso su di me mi strappò un sospiro e mi accese il sangue di desiderio.

«Be’, ciao anche a te» dissi senza fiato, quando lui smise di baciarmi.

«Verrai con me la prossima volta» mormorò con quel tono sexy e voluttuoso, mentre mi mordicchiava la gola.

«Ah, sì?» lo presi in giro.

Lui infilò una mano sotto di me, avvolgendo il mio sedere, stringendolo e sollevandomi con un’abile mossa. «Sì. Mi sei mancata, Eva.»

Gli feci scorrere le dita tra i capelli, desiderando di poterlo vedere. «Non mi conosci da abbastanza tempo per sentire la mia mancanza.»

«Dimostrami quello che sai fare» mi canzonò Gideon, scivolando in avanti e strofinandosi tra i miei seni.

Sussultai quando la sua bocca mi coprì un capezzolo e lo succhiò attraverso il raso, tirando con forza in un modo che si riverberò nel centro del mio piacere facendolo contrarre. Poi passò all’altro seno, spingendo in su l’orlo del mio baby-doll con una mano. Inarcai la schiena verso di lui, persa nella magia della sua bocca che si muoveva sul mio corpo, con la lingua che si infilava nell’ombelico e poi scivolava più giù.

«E anch’io ti sono mancato» disse mugolando con virile soddisfazione, mentre la punta del suo dito medio tracciava i contorni della mia fessura. «Sei turgida e bagnata per me.»

Si tirò le mie gambe sulle spalle e iniziò a leccarmi. Morbide e provocanti leccate di velluto ardente sulla mia pelle sensibile. Le mie mani strinsero forte le lenzuola, il mio respiro si fece sempre più pesante, mentre lui disegnava cerchi sul mio clitoride con la punta della lingua, picchiettando l’ipersensibile nodo di nervi. Io mi eccitai, muovendo senza sosta i fianchi sotto quel subdolo tormento e tendendo i muscoli per il dilaniante desiderio di venire.

Quegli sfioramenti leggeri e provocanti mi facevano impazzire, contorcere, ma non tanto da farmi godere. «Gideon, per favore…»

«Non ancora.»

Mi torturò, portando il mio corpo fino al limite dell’orgasmo, per poi lasciarmi insoddisfatta, ripetutamente, finché non fui tutta sudata ed ebbi l’impressione che il cuore potesse scoppiarmi. La sua lingua era instancabile e diabolica, astutamente focalizzata sul mio clitoride finché una singola leccata non mi avrebbe fatta impazzire, allora si spostava più in basso per insinuarsi in me. Le stoccate lievi e superficiali mi facevano impazzire, il suo guizzare contro i tessuti iperstimolati mi rendeva tanto disperata da scongiurare senza vergogna.

«Ti prego, Gideon… lasciami venire… Ne ho bisogno, ti prego.»

«Ssh, angelo… Mi prenderò cura io di te.»

Mi sfinì con una tenerezza che fece sì che l’orgasmo mi travolgesse come un’onda che si frange con violenza, montando, gonfiandosi e diffondendosi dentro di me come un caldo fiotto di piacere.



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